Commentario abbreviato:Genesi 8:1Capitolo 8 Dio si ricorda di Noè e ritira le acque Gen 8:1-3 L'arca approda sull'Ararat, Noè fa uscire un corvo e una colomba Gen 8:4-12 Noè, ricevuto l'ordine, esce dall'arca Gen 8:13-19 Noè offre un sacrificio, Dio promette di non maledire mai più la terra Gen 8:20-22 Versetti 1-3 La razza umana, tranne Noè e la sua famiglia, perì nel diluvio, ma Dio, ricordandosi di Noè, mostrò clemenza all'umanità che altrimenti avrebbe fatto un'unica fine. Le domande della giustizia divina trovano la loro risposta con la rovina dei peccatori. Dio inviò il suo vento per prosciugare la terra e sigillare le sue acque. La stessa mano che portò la devastazione porta adesso la liberazione e perciò a quella mano dobbiamo sempre guardare. Quando le afflizioni realizzano l'opera per la quale esse sono mandate distruggendo e curando, a quel punto, vengono tolte. Come la terra non fu inondata in un giorno, così non si prosciugò in un sol giorno. Dio, di solito, opera la liberazione del suo popolo gradualmente, cosicché anche il giorno delle piccolezze non sarà disdegnato, né si dispererà del giorno delle grandi cose che Lui farà. Riferimenti incrociati:Genesi 8:1Ge 19:29; 30:22; Eso 2:24; 1Sa 1:19; Ne 13:14,22,29,31; Giob 14:13; Sal 106:4; 132:1; 136:23; 137:7; Am 8:7; Abac 3:2; Ap 16:19; 18:5 Dimensione testo: |